sabato 1 maggio 2010

Primo maggio 1970: in ricordo di Ugo Venturini


Primo maggio 1970: in ricordo di Ugo Venturini
1 maggio 2010, 12:00
Il clima ostile, nei confronti del leader del Movimento Sociale Italiano, Giorgio Almirante, per il suo comizio in Piazza Verdi a Genova, fu avvertito già da qualche giorno. Due sere prima, durante la programmazione del telegiornale della Rai, una radio pirata Gap, incitava la popolazione ligure a scendere in piazza e a opporsi al comizio. Tutta la sinistra fu mobilitata, in primis, i famigerati “camalli”, scaricatori di porto e braccio armato del Partito Comunista, famosi per aver impedito il sesto congresso del Msi nel luglio 1960. Dopo pochi minuti dall’inizio del comizio, i primi scontri con la polizia. Un folto gruppo di extraparlamentari colsero di sorpresa il servizio d’ordine dei giovani missini aggirandolo alle spalle e iniziando un fitto lancio di oggetti. Sul selciato caddero due giovani, il diciannovenne Carlo Marazzia, meno grave, e il trentaduenne Ugo Venturini, in condizioni disperate. Venturini, colpito alla testa da una bottiglia piena di terriccio, fu sottoposto ad un intervento chirurgico ma sopravvenute complicazioni per infezione da tetano lo portarono alla morte il 1° maggio 1970. Militante del Movimento Sociale Italiano, dirigente dei Volontari Nazionali, sindacalista della Cisnal e operaio edile di professione, Ugo Venturini, fu uno dei protagonisti della famosa spedizione nella città universitaria della Sapienza a Roma il 16 marzo 1968 organizzata dal Msi contro gli studenti di sinistra che occupavano la facoltà di Lettere.

Braccia tese ai funerali, gagliardetti, camicie brune dei volontari nazionali con la fascia nera al braccio, giovani avanguardisti con croce celtica sulla maglietta nera e il tricolore in mano. Ovviamente il “Presente” e subito dopo il discorso di Almirante. Le indagini della magistratura non portarono a nessun risultato. Fu visionato, dalla Questura di Genova, anche un filmino amatoriale girato in quella occasione da Miro Taccini, consigliere comunale del Msi, con l’intendo di trovare il colpevole. Purtroppo fu ripreso solo il contesto generale del comizio senza alcun particolare utile per le indagini. E tutto finì nel dimenticatoio.

Noi ti vendicheremo, Ugo Venturini,
ma ti vendicheremo cristianamente,
come vuole il nostro spirito e la nostra tradizione,
ricordarti sempre come un esempio,
battendoci come te,
propagandando la nostra fede,
affermando la nostra idea,
per il trionfo della giustizia sociale,
per la libertà vera degli italiani.

Almirante ai funerali – 5 maggio 1970

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